PRESENTAZIONE
Il 2003 è stato l’anno della riscoperta di Pinocchio, segnato dalla presenza sui grandi schermi di tutto il mondo del film di Roberto Benigni “Pinocchio” e del musical dei Pooh “Pinocchio il Musical”, oltre che dalla continua presenza nei teatri internazionali di rivisitazioni della storia di Collodi. Su questa scia di interesse e di acceso entusiasmo, il musical di Matteo Martis “PINOCCHIO! Tra reale e virtuale” (vincitore nel 2004 del 17° Concorso Nazionale di Teatro FITALIA per la migliore regia) si colloca a metà strada tra il film e lo spettacolo musicale italiano.
La vita di Pinocchio vista con gli occhi di un Geppetto uomo-dei-nostri-giorni, un programmatore fallito che vive sotto un ponte cercando di educare alcuni trovatelli che stanno con lui, creando così la nuova storia di Pinocchio: attraverso un esperimento di realtà virtuale ci troviamo immersi nel mondo di Pinocchio, una città quasi vera ma sempre pericolosa. E così Pinocchio non è più il solito burattino ma un ragazzo come gli altri, anche se è solo virtuale; Geppetto è suo padre, sempre in affanno per il proprio figlio; Mangiafuoco è un severo talent-scout, insegnante in una scuola di spettacolo chiamata “Il Vortice”; il gatto e la volpe sono Miss Kate e Mister Fox, gestori di un casinò e sempre alla caccia di un ingenuo da derubare; Turchina è una senzatetto, che mossa, dallo spirito di solidarietà, cerca di aiutare le persone più bisognose accogliendole nella sua casa di cartone; Lucignolo, spregiudicato e ambizioso, trascina Pinocchio nel più attuale paese dei balocchi: un programma televisivo alla ricerca di giovani di talento. Perfetto capolavoro di Collodi, la storia resta la stessa; cambia solo l’ambientazione, più vicina alla realtà che ci circonda e ad un pubblico abituato ai ritmi serrati del cinema. La forma del musical permette un ascolto e una visione della vicenda in contesto di assoluta immersione e perfetta chiarezza dei messaggi.
La musica, dal funky ai ritmi latini, dalla canzone al pieno orchestrale, è la vera protagonista della vicenda: una presenza ininterrotta, a volte sussurrata, altre volte esplosiva, altre ancora insopportabile… proprio come i personaggi e le vicende che accompagnano Pinocchio in questo viaggio virtuale, dentro un mondo che poco per volta sentirà sempre più lontano e inospitale; e la ricerca si concluderà con l’incontro tra Pinocchio e Geppetto, e l’inizio per entrambi di una nuova vita insieme, questa volta dentro il mondo reale…
Ecco quindi un Pinocchio adolescente che non dice le bugie ma affronta la sua vita con l’energia e la ribellione di un quindicenne dei nostri giorni, circondato da mille luci dorate che lo inebriano e gli fanno sognare un grande futuro, una grande carriera.
La tv, la musica, lo spettacolo rappresentano per questo nuovo Pinocchio quello che rappresentavano il circo e i giochi per il Pinocchio di Collodi; così come la magia e lo stupore creato da un pezzo di legno parlante, oggi è la magia e lo stupore della realtà virtuale, meraviglioso mezzo tecnologico in grado di ricreare mondi e persone in modo assolutamente verosimile.
LA TRAMA
PRIMO ATTO
Sobborgo di una città. Un programmatore fallito trascorre i suoi giorni con un gruppo di bambini di strada che gliene combinano di tutti i colori. Finché un giorno decide di far capire loro che si può essere diversi, che anche il più ribelle dei ragazzi può cambiare. Cercando tra le sue cose trova il libro delle avventure di Pinocchio; decide di usare questa storia per creare un mondo virtuale in cui anche lui possa essere protagonista, interpretando il ruolo di Geppetto. Ci ritroviamo quindi nella piazza di una città fantastica, piena di giovani allegri e spensierati, tra cui Pinocchio, adolescente ribelle e intenzionato a trascorrere le sue giornate cantando e ballando all’aria aperta coi suoi amici. Geppetto arriva nella piazza per cercare Pinocchio, lo trova e lo rimprovera per non essere andato a scuola neppure quel giorno. I due litigano ma poi Geppetto lo convince a pensare da “adulto” e a capire i sacrifici compiuti per farlo studiare. Pinocchio capisce e insieme a Geppetto si allontana, ma nota a terra un volantino che pubblicizza una scuola di spettacolo chiamata “il Vortice” e gestita da Mangiafuoco. Decide allora di non seguire il padre ma di andare in questa scuola. Una volta arrivato presso il Vortice si accorge subito della durezza dei metodi di Mangiafuoco; viene infatti imprigionato per essersi intromesso durante la punizione di un altro allievo che cercava di scappare per la paura. Dalla gabbia Pinocchio racconta le sue disavventure e quelle del povero padre. Mangiafuoco si intenerisce e lo libera, regalandogli un po’ di soldi e un libro. Pinocchio va via dal Vortice e incontra subito due loschi individui, Miss Kate e Mister Fox, che hanno notato i soldi e cercano quindi di impossessarsene. Non riuscendoci a parole, danno ordine a tre criminali di provarci con le maniere forti. Ma Pinocchio riesce a nascondere i soldi prima che questi lo prendano a botte e lo lascino a terra mezzo morto. Il povero Pinocchio viene soccorso dalla vagabonda Turchina e dalle sue tre amiche, che insieme ad alcuni orfanelli da lei adottati vivono in una casa di cartone, luogo in cui Pinocchio viene curato nel corpo e nello spirito. Di nuovo in forma, si riavvia verso casa, ma incontra di nuovo Mister Fox il quale gli propone una visita al Casinò che gestisce con Miss Kate. Per poter entrare nel Casinò però, Pinocchio deve recuperare i soldi che ha nascosto e provare quindi a moltiplicarli giocando. Dopo averli presi si dirige con Mister Fox verso il tanto agognato Casinò, dove però perde tutti i suoi soldi. Quando cerca di riprenderseli nasce una rissa e viene fermato, legato e malmenato. All’improvviso la sirena della polizia semina il panico tra gli ospiti del Casinò che nella fuga generale lasciano Pinocchio legato al tavolo. Viene così arrestato e condannato a sei mesi di prigione per gioco d’azzardo. E mentre Pinocchio in prigione canta la sua disperazione e promette di non causare più sofferenze a se stesso e al padre, il povero Geppetto parte alla ricerca disperata di suo figlio.
SECONDO ATTO
Dopo essere uscito dalla prigione Pinocchio passa a trovare la sua amica Turchina, ma scopre con enorme dolore che la povera Turchina è morta dopo essersi ammalata a causa del dispiacere che lui le ha causato andando in prigione. Mentre Pinocchio si dispera, sente delle voci. Sono quelle di Lucignolo e i suoi amici che vanno verso l’unico posto dove i sogni dei giovani si realizzano, e senza alcuna fatica: il Mega Studio televisivo. Lucignolo convince Pinocchio ad unirsi al gruppo, e tutti insieme entrano nel fantastico mondo della televisione. Accolti dalla Presentatrice del Mega Studio, vengono subito invitati ad esibirsi per dimostrare il proprio talento nel mondo dello spettacolo. Dopo l’esibizione, i ragazzi vengono ufficialmente presi nel cast del Mega Studio. Ma il tempo scorre veloce, senza che nessuno se ne renda conto; e più passa il tempo, più i ragazzi perdono la propria individualità, diventando un gruppo di automi, senza alcuna possibilità di comunicare tra loro, spinti dalla sete di successo, pedine di uno spettacolo dove non conta ciò che si è realmente ma ciò che la Presentatrice vuole che si diventi. E così Lucignolo e Pinocchio decidono di scappare dal Mega Studio, ma vengono subito fermati dalla Presentatrice che ordina agli altri ragazzi di bloccare i due ribelli. E mentre Pinocchio viene circondato, Lucignolo divincolandosi riesce a manomettere l’impianto audio creando un fastidioso rumore che assorda tutti, permettendo così a Pinocchio di scappare. Pinocchio decide di tornare a casa, ma in città tutto è cambiato: l’atmosfera è tetra, non ci sono più i colori, tutto è vecchio e abbandonato. Scopre da una donna che suo padre è partito molto tempo prima per andare a cercarlo, e c’è chi dice che abbia scelto l’ultima strada possibile: la locanda del pescecane, un posto terribile, dove chi entra perde completamente i ricordi e vaga per sempre nell’oblio senza poter più uscire. Pinocchio sa che suo padre è lì dentro, ed è compito suo salvarlo. Ma dentro la locanda non riconosce suo padre, e così sta per abbandonarsi al fallimento e all’oblio. All’improvviso una voce gli ridà speranza: è quella di Geppetto. I due si ritrovano e si abbracciano, e insieme tornano a casa. Ma la casa non è più quella virtuale; è il mondo reale del programmatore fallito e dei bambini di strada. Grazie ad un grande gesto d’amore, da virtuale Pinocchio è riuscito a diventare reale.
Compositore
MATTEO MARTIS